“Potevi cambiare la legge, ma non potevi cambiare le persone e il modo in cui si trattavano fra loro. “
Questo non è un libro facile e nemmeno vuole esserlo. Digerire certe pagine e quello che raccontano é a volte ostico. Non a caso ho smesso e ripreso più volte la lettura. Forse però é proprio per questo che dovrebbe trovare spazio in classe , in un istituto superiore dove possiamo provare ad affrontare certe tematiche. É di sicuro un libro politico se intendiamo per politica il voler interessarsi tutti insieme di un problema sociale e assumersi l’onere della sua soluzione.
L’autore Colson Whitehead é statunitense e ha già vinto il premio Pulitzer per la narrativa con il precedente romanzo “ La ferrovia sotterranea”. La storia si ispira a fatti realmente accaduti in un riformatorio per giovani afroamericani negli anni ‘60 anche se il nome del luogo è stato cambiato. Cadaveri di almeno 50 ragazzi sconosciuti sono stati ritrovati sepolti intorno all’edificio / prigione circa 50 anni dopo e questo ha portato alla luce una serie di abusi, violenze, omicidi impuniti.
Il romanzo ha un inizio ai giorni nostri e poi lascia che la storia si dipani per mezzo del protagonista Elwood che ripercorre la sua adolescenza e la sua permanenza alla Nickel. Ci sono pagine potenti che assommano così tante connessioni e suggerimenti di approfondimenti da esigere una profonda riflessione.
Elwood ama leggere e ama studiare. Ma la vita e le sue casualità lo porteranno invece a sperimentare le violenze gratuite del mondo dei bianchi all’inizio degli anni ‘60. Sembra un’america lontana ma in fondo non lo è affatto. L’autore sembra proprio suggerire questo: guardatevi attorno e traete conclusioni.
Alcuni passi se non tutto il romanzo sono adattissime per una lettura ad alta voce nelle ultime classi della scuola superiore. Le connessioni con l’oggi scattano quasi automaticamente mentre la voce di Martin Luther King che Elwood ascolta dai dischi in vinile con i suoi discorsi risuona nelle nostre orecchie.
Davvero un libro importante e necessario.
- Autore: Colson Whitehead
- Titolo: I ragazzi della Nickel
- Traduzione: Silvia Pareschi
- Editore: Mondadori 2019
- pagg. 210
“Non puoi sapere cosa stimola gli altri. Una volta pensavo che fuori era fuori, e poi una volta che sei dentro sei dentro. Che alla Nickel la gente era diversa, per via di quello che ti succede quando sei qui. Anche Spencer e quegli altri… forse là fuori, nel mondo libero, sono brave persone. Sorridenti. Gentili con i loro figli.» Contorse la bocca, come se stesse succhiando un dente marcio. «Ma adesso che sono uscito e ritornato dentro, so che qui non c’è niente che cambia le persone. Qui dentro e là fuori è la stessa cosa, solo che qui dentro non si deve più fingere.»”
Recensione a cura di Sabina Minuto, insegnante e tirocinante presso Associazione Pratika per il Master in Orientamento Narrativo e Prevenzione della Dispersione Scolastica dell’Università di Perugia.