di Simone Cini
La lezione rappresenta un evento complesso nel quale dobbiamo porre attenzione ad una moltitudine di cose. Alcune di queste, in realtà, spetterebbero al tutor ma qui parleremo della docenza “in solitaria” dove l’insegnate deve occuparsi di ogni aspetto dell’incontro.
Per quanto riguarda la microprogettazione dell’incontro rimando all’articolo relativo.
Il docente dovrà quindi preoccuparsi sia degli aspetti burocratici che dell’organizzazione dello spazio.
I primi, quando richiesti, sono legati a tutte quelle procedure che – o per fini burocratici o per questioni di formalità dell’evento formativo o per fini statistici dell’agenzia (ente, istituto, ecc.) – sono utili principalmente al committente dell’incontro, per esempio:
- Compilazione del registro (le firme dei partecipanti)
- Accoglienza e distribuzione del materiale. In questo caso parliamo del materiale non legato allo svolgimento specifico della lezione.
- I moduli di valutazione ex ante o ex post
- …
Attenzione: queste fasi non rappresentano soltanto un bisogno per la committenza ma anche un primo strumento per dire “Bene! Adesso stiamo entrando in (o stiamo uscendo da) un contesto formativo dove esistono ruoli, attese, bisogni e regole che io docente e voi allievi dobbiamo rispettare”.
I secondi invece si riferiscono a molti aspetti che andremo ad analizzare:
- Lo spazio: Non inteso soltanto come quantità di spazio ma anche come organizzazione e possibilità di organizzare lo spazio. Le dimensioni dell’aula sono importanti: un’aula troppo piccola mette gli utenti nella condizione di non avere un proprio spazio e il docente di non poter disporre di spazio da poter organizzare ne dove potersi muovere, d’altra parte se le aule sono troppo spaziose si rischia la dispersione (a meno che non siano previste attività di movimento);
- La disponibilità di materiale didattico per la lezione: solitamente lavagna a fogli mobili, proiettore, videoregistratore (dvd), computer, pennarelli, fogli e penne ed altro materiale di cancelleria. Si deve porre attenzione al fatto che ogni strumento sia visibile a tutti i partecipanti. Una piccola nota a margine: per svolgere una lezione il materiale minimo indispensabile dovrebbe essere una lavagna a fogli mobili, dei pennarelli e fogli e penne da distribuire ai partecipanti;
- La luminosità e la temperatura dell’aula: aule troppo buie favoriscono il (troppo) rilassamento dei partecipanti e la stanchezza come del resto troppa luce e nessuna possibilità di ombra spesso danno problemi per la visualizzazione di slide, lavagne o filmati; aule troppo fredde fanno concentrare gli utenti sui loro piedi e i loro nasi e aule troppo calde favoriscono l’insorgere di nervosismo;
- Il numero dei partecipanti: da verificare prima dell’incontro. È importante per l’organizzazione degli spazi e per quella delle attività. Il numero di partecipanti che offre il maggior numero di opportunità per i lavori è 12 partecipanti (divisibile per 2, 3, 4, 6), ma sarà difficile avere questo numero preciso di persone. Solitamente il numero è più alto (tra i 15 e i 20). Numeri molto bassi di partecipanti rendono la lezione faticosa sia al docente che agli allievi (minori contributi dai partecipanti e minorie possibilità di confronto) così come lezioni con troppi partecipanti (>20) danno poche possibilità al docente di uscire dalla forma della lezione frontale.
Attenzione: prima dell’inizio della lezione stessa è buona regola avvertire i partecipanti che i cellulari dovrebbero essere spenti.
Non si tratta soltanto di rispetto per i colleghi o per il formatore ma anche di un modo per prevenire incomprensioni: un docente con poca esperienza (o particolarmente sensibile o insicuro) potrebbe prendere un cellulare che suona come una mancanza di interesse nei suoi confronti e i compagni come una seccatura che interrompe qualcosa di interessante.