di Simone Cini
Il portafoglio delle competenze è uno dei prodotti finali del Bilancio di Competenze e della Certificazione delle competenze (che alcune regioni italiane stanno cercando di implementare in un’ottica di interscambiabilità comunitaria). Si tratta dell’elaborazione di tutte le attività che il cliente ha svolto, sia durante gli incontri che in elaborazione personale, durante il bilancio e testimonia:
- L’acquisizione di consapevolezza del cliente e al cliente;
- La memoria del percorso svolto e del percorso pregresso che ha portato al Bilancio, quindi memoria sia dell’esperienza sia del sapere professionale. Questo, per forza di cose, ha ricadute anche sugli aspetti personali e privati (vedi il lavoro di Super);
- Può essere ritenuto un punto di inizio. La fotografia di un momento che dovrebbe essere la base per una nuova partenza.
La consapevolezza di ciò che si possiede, delle carte che possiamo mettere in tavola, dovrebbe essere di forte stimolo al cliente per mettere in atto il proprio progetto. Inoltre è un prodotto che non termina con il primo consumo ma ha la possibilità, quando viene tenuto aggiornato, di essere un ottimo strumento di preparazione ai colloqui di lavoro. Diventa una sorta di diario professionale, un prodotto che aiuta e che richiede, però e per fortuna, una costante manutenzione.
Da un punto di vista tecnico, generalmente, il portafoglio di bilancio è diviso in due parti:
- La prima, pubblica, contiene un curriculum, gli attestati ed i certificati posseduti, le lettere di referenze;
- La seconda, privata, contiene tutti gli elaborati ed i prodotti del Bilancio. Contiene anche gli scritti che il consulente ha prodotto ed il progetto elaborato.