- Titolo: Dove crescono i cocomeri
- Autore: Cindy Baldwin
- Editore: HarperCollins
“Avevo sfogliato il libro di Emily Dickinson che avevo preso alla bibliocasetta della signora Lorena. L’avevo aperto a caso, verso la metà, mentre il mio cuore si riempiva del profumo di quel vecchio volume. Non capivo la maggior parte delle poesie, ma mi piaceva il modo in cui suonavano, il modo in cui risvegliavano qualcosa in me. Ce n’era una che parlava del dolore, di come la vita ogni tanto possa ferire. Era esattamente come mi ero sentita quando mamma era stata in ospedale ad Alberta”.
Siamo a Maryville, Della, una bambina di quasi tredici anni, appassionata di matematica e storie, in un’afosissima estate che incombe sull’azienda agricola di famiglia, si trova a fare i conti con il ritorno della malattia della mamma, la schizofrenia.
Le vicende sono narrate in prima persona dalla giovane protagonista, che ci trasporta nelle viscere del proprio mondo, a tratti animato da risvolti fiabeschi: la realtà si può popolare di personaggi incantati, come Tabhita, la signora delle api, che dispensa miele, oggetto magico dalle esorbitanti potenzialità, ma anche di mostri, come la nuova spaventosa versione della mamma che ha imprigionato quella dolce, accogliente, insomma “normale”.
La bambina dei cocomeri affronta, suo malgrado, le varie prove; l’ingombrante frutto rappresenta una sorta di correlativo oggettivo, possiede infatti il sapore dolce e fresco dell’estate, ma anche quello profondamente amaro dell’ossessione per i semini della mente malata della mamma.
Per portare a termine la missione, come nelle migliori fiabe, la protagonista ha bisogno di baldi aiutanti: ecco allora gli amici, il papà e i libri pronti a sostenere Della nella sua battaglia più dura, quella con se stessa. E le storie hanno in questo senso un ruolo decisivo.
“Con le parole, però, me la cavavo quando raccontavo delle storie alle persone che conoscevo bene: Mylie, mamma e papà, Arden. Mi piaceva la sensazione che mi davano mentre prendevano forma dentro di me, riempiendomi di luce e meraviglia”.
“Stoia” reclama la sorellina di Della nel culmine delle crisi, occasioni in cui le narrazioni divengono uno strumento di mediazione della realtà, capace di ristabilire un po’ di ordine e serenità in mezzo al caos.
Una pioggia ristoratrice alla fine porterà via, insieme all’afa, la rabbia e la paura di Della, lasciando spazio al coraggio e alla determinazione.
Da leggere alla scuola secondaria di primo grado e al biennio della secondaria di secondo grado, perché tutti, io per prima, potrebbero aver bisogno della loro signora delle api!
Recensione a cura di Elisa Amadori, insegnante e tirocinante presso Associazione Pratika per il master in Orientamento Narrativo e prevenzione della Dispersione Scolastica dell’università di Perugia.