L’ultimo romanzo di Geda, uscito in occasione dei venti anni dai fatti di Genova, suona fin dal titolo come un monito a scegliere il proprio posto nel mondo, a dare in qualche modo un contributo, evitando di sopravvivere “sanza ‘nfamia e sanza lodo”, per dirla anche con Dante, tanto citato nel settecentesimo anno dalla sua morte.
Matteo, voce narrante, e i suoi compagni Anita, Zahira e Luca, studenti dell’Istituto Capitini (il che non risulta affatto casuale!), dopo un’uscita didattica incentrata sulle tematiche ambientali, si guardano intorno con occhi nuovi e fanno sentire la loro voce. Non sono più disposti ad accettare l’uso della plastica monouso a mensa e decidono di darsi da fare. Fonte di ispirazione e supporto è la professoressa di Storia, la Carati, che sa motivare gli alunni, dispensa fiducia e regala loro, gradualmente, un pezzo della propria storia personale, segnata da una cicatrice sulla fronte. L’insegnante, nel lontano 2001, era tra i manifestanti del G8 e, partendo da questa esperienza del passato e da quella in cui sono coinvolti i ragazzi nel presente, condivide con loro riflessioni su tematiche quali legalità, partecipazione, ambiente, libertà di espressione, violenza, abuso di potere.
Matteo e i suoi si trovano a dover fronteggiare lo scetticismo degli adulti, la rigidità iniziale dell’istituzione scuola e l’ostilità di alcuni insegnanti e studenti, ma alla fine la loro azione da goccia diventa mare e poi oceano… sta a voi lettori scoprire in che modo!
“Non si tratta di essere sicuri di fare la differenza” gli risponde la Carati prendendo il microfono. “Non è una questione di risultati. O per meglio dire: non è solo una questione di risultati. Ma di rapporto con noi stessi. Alzarsi la mattina e guardarsi allo specchio e poi assicurare alle persone cui vogliamo bene che stiamo facendo ciò che siamo in grado di fare. Ognuno come può. Insomma… è la storia del leone e del colibrì” dice. “La conoscete, vero? Il leone che vede il colibrì andare verso la foresta in fiamme con una goccia d’acqua nel becco. Gli dice: “Ma che fai?”. E lui risponde: “Faccio la mia parte”.
Un libro da leggere al alta voce in classe, ideale al biennio per un percorso di Educazione Civica.
Recensione a cura di Elisa Amadori, insegnante e tirocinante presso Associazione Pratika per il Master in Orientamento Narrativo e Prevenzione della Dispersione Scolastica dell’Università di Perugia.
- Titolo: Fai Qualcosa!
- Autore: Fabio Geda
- Editore: Mondadori 2021