Non m’importa di Darry. Ma mentivo ancora, e lo sapevo. Io mi mento sempre. Però non mi
credo mai.
Il romanzo di cui ci occupiamo è del 1967. E questa è già una discreta notizia. Un romanzo YA sopravvissuto per più di 50 anni non è poco. La seconda bella notizia è che a leggerlo non risente affatto degli anni passati e la terza è che lo scrisse una ragazza di 16 anni mentre faceva il liceo.
Stiamo parlando di “The Outsiders” di Susan Eloise Hinton. Oggi non tutti forse lo ricordano, nella grande abbondanza di testi per ragazzi pubblicati ogni anno. Ma all’epoca fu una hit sia per l’età giovanissima dell’autrice sia perché ebbe un tale successo che Francis Ford Coppola ne trasse un film famosissimo: I ragazzi della 56* strada.
Il testo regge benissimo anche oggi, come si diceva. Al contrario di altri romanzi come “Il giovane Holden” che pur essendo un gran libro oggi appare distante dal mondo degli adolescenti, il libro della Hinton invece resiste eccome, tanto da prestarsi di sicuro ad una lettura ad alta voce in classe.
Ma di che storia si tratta?
Ponyboy ha 14 anni, ( ma potrebbe averne anche 16 o 17), dopo la morte dei genitori, vive insieme ai suoi fratelli, Darrell e Sodapop. Fa parte dei Greasers, una banda di quartiere, definita così per l’uso della brillantina ( sono infatti gli anni ‘60). I Greasers non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno. Sanno che il miglior modo per superare le difficoltà è stare uniti. Ciascun membro è importante e nessuno viene trascurato, la banda diventa un sostituto della famiglia. Ovviamente un evento scatena la rottura di questo quasi equilibrio iniziale e Pony dovrá crescere e fare i conti con se stesso in tempi brevissimi. Ciò che affascina di questo libro è il linguaggio scorrevole, mai artefatto, ma nello stesso tempo profondo. Non c’è un tema o una verità da dimostrare. Tutto ciò che accade avviene lì, sotto i nostri occhi, pagina dopo pagina, riga dopo riga. Si costruisce un mondo e saltano fuori dalla narrazione personaggi così vividi che restano indimenticabili. Perché Ponyboy, Darrel, Two Bit, Jhonny in fondo sono i nostri ragazzi che affrontano, l’avventura di crescere, siamo noi stessi alle prese con la vita.
Un po’ come “Il corpo” di Stephen King questo romanzo non ha paura del tempo. I capitoli scorrono leggeri ma mai scontati. I ragazzi vi troveranno sicuramente connessioni, annoteranno impressioni, formuleranno domande; perché i libri importanti questo fanno: aiutano a trovare domande senza pretendere di dare risposte.
- Titolo: The outsiders
- Autrice: Susan Eloise Hinton
- Traduzione: Beatrice Masini
- Prima edizione: The Viking Press 1967
- Editore: Rizzoli
- Data di uscita: edizione BUR Argento Vivo febbraio 2020
- Pagine: 222
Recensione a cura di Sabina Minuto, insegnante e tirocinante presso Associazione Pratika per il Master in Orientamento Narrativo e Prevenzione della Dispersione Scolastica dell’Università di Perugia.