Drop Out, chi sono?
Significa “caduti fuori” e si riferisce a ragazzi che abbandonano gli studi.
Il termine drop-out significa “caduti fuori”, e si riferisce a ragazzi che abbandonano gli studi prima di aver conseguito un diploma o una laurea. Con l’espressione “abbandono scolastico” si fa riferimento a tutte le forme di abbandono dell’istruzione e della formazione prima del completamento dell’istruzione secondaria superiore o dei suoi equivalenti nella formazione professionale.
Secondo i dati Eurostat dell’11/04/2013 nel nostro paese il tasso di abbandono scolastico relativo al 2011/2012 è del 17,6% che in termini pratici si traduce in decine di migliaia di ragazzi. In Europa la tendenza è in calo con una media del 12,8%, ormai sempre più vicina al 10 per cento indicato dall’Unione Europea come obiettivo da raggiungere entro il 2020 (Strategia di Lisbona). La Toscana registra una media di abbandono superiore alla media nazionale.
La dispersione è un problema molto serio che segnala non soltanto la difficoltà scolastica del minore ma un suo disagio più vasto che riguarda spesso l’ambiente sociale e familiare in cui si vive. La mancata risposta del sistema di istruzione è spesso, fatale. L‘insuccesso scolastico a sua volta può innestare una serie di conseguenze negative sul presente e sul futuro del ragazzo che si trova con un bagaglio di competenze, strumenti, capacità spesso inadeguate a fronteggiare un mercato del lavoro sempre più difficile e la complessità della vita (come sostiene Save the Children ITALIA). In tal senso essere drop-out oggi significa avere, nel futuro, maggiori probabilità di incontrare difficoltà nel trovare lavoro, di esercitare minore impegno nel determinare attivamente la propria vita (fatalismo, demotivazione, attesa) e una probabilità molto alta di aumentare i propri costi sociali (sanità, welfare, sussidi, o di determinare costi ulteriori legati alla sicurezza (maggiore tendenza alla micro-criminalità, etc…). Oltre a dover considerare il valore rilevantissimo per le singole persone, di poter gestire attivamente la propria vita, un ragionamento meramente di convenienza socio-economica dovrebbe far concludere che prevenire la cronicizzazione del fenomeno drop-out ha costi (economici) incredibilmente più bassi di quelli che determinerebbe non intervenirvi per il futuro.
Il nostro metodo
Come intervenire con chi “è caduto fuori”?
Drop Out, agire prima…
Come si può prevenire la dispersione scolastica?
Per affrontare la dispersione scolastica con approccio preventivo occorre agire in ottica sistemica, attribuendo un ruolo centrale all’esperienza scolastica e al ruolo fondamentale che i docenti ricoprono nell’attività di prevenzione della dispersione, attraverso le loro pratiche didattiche, valutative e relazionali. La lettura e l’orientamento narrativo si configurano, in questo senso, come pratiche capaci di esercitare una funzione rilevante di supporto al successo formativo e all’empowerment dei soggetti.
Orienta Drop Out
Il Progetto
Un progetto per l’analisi delle dinamiche legate alla dispersione scolastica nel quale si sperimentano e diffondono i metodi, gli strumenti e i percorsi atti a prevenirla.
Si tratta di un complesso progetto pluriennale con cui l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze intende comprendere a fondo le dinamiche della dispersione scolastica e soprattutto sperimentare e diffondere metodi, strumenti e percorsi atti a prevenire la dispersione scolastica. Ogni azione sperimentale prevista dal progetto sarà attentamente monitorata, controllata, documentata verificandone gli effetti anche a medio e lungo termine.
L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze esprime, attraverso questo progetto, uno sforzo in direzione di un miglioramento non episodico. La logica delle sperimentazioni proposte, che prevede una efficace formazione per gli insegnanti per poi affiancarli nelle sperimentazioni concrete, in orario curricolare, ha lo scopo di “creare autonomia”, ovvero di lasciare agli insegnanti medesimi, le competenze per replicare i percorsi, utilizzare i materiali e gli strumenti.
Negli ultimi anni abbiamo visto, nel nostro Paese e nella nostra Regione, aumentare la dispersione scolastica nonostante numerosi investimenti per prevenirla o per intervenirvi. Il costo individuale e sociale di questi livelli di dispersione è tale da incidere pesantemente sul futuro. Con questo progetto l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze intende dare una piccola ma, speriamo significativa ed esportabile risposta.
Obiettivi
L’iniziativa si pone come progetto di prevenzione, intervento e ricerca. Si intende incidere sul rafforzamento di quelle competenze, abilità ed attitudini ritenute chiave nel processo di costruzione del proprio percorso professionale e di vita degli studenti delle scuole adottando un approccio di “prevenzione” del fenomeno della dispersione e dell’abbandono scolastico fin dalle origini. Gli esiti attesi del progetto potranno fornire indicazioni ai vari soggetti istituzionali e privati nel comporre le linee di indirizzo per la costruzione di approcci maggiormente in grado di incidere sul ciclo scolastico che dalle scuole primarie giunge sino alle secondarie di secondo grado.
Scopo del progetto è inoltre il trasferimento delle competenze necessarie allo svolgimento dei percorsi previsti agli insegnanti, attraverso un’azione tesa alla progressiva autonomia degli stessi (mediante i seguenti step formazione – affiancamento – formazione – proseguimento autonomo – formazione).
Se sei interessato ai temi della dispersione scolastica e desideri il materiale utilizzato durante il progetto Orienta Drop Out collegati al sito del progetto dispersione.it
La direzione scientifica del progetto è affidata al Professor Federico Batini (Università di Perugia)
No Out 3
Il Progetto
Il progetto NoOut3, con un solido controllo degli esiti in termini qualitativi e quantitativi, si prefigge di rimotivare gli studenti rispetto al proprio percorso di istruzione e formazione e fornirgli strumenti per crescere nelle competenze di autorientamento. Al contempo il progetto, attraverso azioni formative specifiche e attraverso l’affiancamento, si propone di potenziare il ruolo dell’insegnante e aiutarlo a sviluppare approcci didattici orientati agli apprendimenti, alla valorizzazione, all’inclusione.
I Numeri del Progetto:
- Studenti coinvolti 594
- Classi sperimentali 18
- Classi di controllo 9
- Ore di formazione in classe 324
- Insegnanti coinvolti 57
- Ore di formazione certificare 1.425
Il Metodo di Lavoro
Pratika Onlus adotta il metodo dell’Orientamento Narrativo. Utilizza la lettura ad alta voce e didattiche orientative e attive con la finalità di prevenire la dispersione scolastica, rinforzare le competenze di base e le life skills, aumentare il potere di ogni soggetto sulla propria vita e sulle proprie scelte.
STUDENTI a cosa è servito secondo noi:
- Sviluppare Life Skills Relazionali: empatia e relazioni efficaci:
A CAPIRE COME SI SENTONO GLI ALTRI / A CAPIRE I PUNTI DI VISTA/ A FARE GIOCO DI SQUADRA / A METTERSI NEI PANNI DEGLI ALTRI / A ASSUMERE PUNTI DI VISTA DIVERSI / A CONFRONTARCI / AD INTERPRETARE GLI ALTRI
<<Immergendosi nelle storie, appassionandosi alle vicende vissute dai personaggi i ragazzi sviluppano la propria empatia [..] Immedesimarsi nei personaggi consente di assumere punti di vista diversi, di leggere gli accadimenti da altre angolature e assegnandogli altri significati ci rende capaci di relazioni migliori anche con chi è differente da noi. “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
-
Sviluppare Life Skills Emotive: consapevolezza di sé, gestione delle emozioni e dello stress:
A CONDIVIDERE STORIE, SENSAZIONI, EMOZIONI / AD ESORCIZZARE LA RABBIA / A PARLARE IN PUBBLICO / A SFOGARSI / AD AFFRONTARE L’IMBARAZZO / A CAPIRE CHI VOGLIAMO ESSERE DA GRANDI / A REGOLARE I RAPPORTI / A TROVARE UN LATO POSITIVO A TUTTO / A CAPIRE CHI VOGLIAMO ESSERE DA GRANDI
<< La lettura ci abitua a riconoscere e dare senso alle emozioni nostre ed altrui e dunque allena l’empatia e la capacità di gestire le emozioni. La lettura stimola la riflessività, ci spinge al confronto, all’emulazione dei personaggi e dunque facilita la consapevolezza di sé. Infine la lettura è capace di trasportarci in un mondo altro e, per questo, ci supporta nella gestione dello stress. “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
-
Sviluppare Life Skills Cognitive: risolvere problemi, prendere decisioni, pensiero critico e creativo:
A SUPERARE I PROBLEMI / A RIFLETTERE / A NON MOLLARE LA SCUOLA / A PENSARE AL NOSTRO FUTURO / A NON MOLLARE Ciò CHE FACCIAMO / A VEDERE GLI SCOPI DI QUESTA GENERAZIONE / A SAPERE CHE COSA FARE DA GRANDI / A CAPIRE COME SAREMO DA GRANDI
<< La lettura inoltre nutre il proprio bagaglio di “comportamenti”, consente, attraverso l’esperienza vicaria che veicola, di “provare” reazioni e modalità in vari tipi di situazione, di confrontarsi con difficoltà di ogni tipo, di sperimentare, in modo protetto, successi e insuccessi, modalità relazionali, possibilità di cambiamento consentendoci di sviluppare strategie per prendere decisioni e agire in modo coerente o risolvere problemi. La lettura è in grado di sviluppare il pensiero critico “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
DOCENTI: a cosa è servito secondo noi:
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Ascoltare, essere ascoltati, lavorare e sentirsi parte di un gruppo significa: NON SENTIRSI RIFIUTATI DALLA SCUOLA e quindi PREVENIRE L’ABBANDONO SCOLASTICO
DAI DIARI DI BORDO DEI DOCENTI:
E’ STATO UN MODO PER ASCOLTARSI, PER PARLARE, PER CONOSCERE GLI INTERESSI / ASCOLTARE E CERCARE DI COMPRENDERE / E’ STATO UN MOMENTO DI CONDIVISIONE / PER CONOSCERSI MEGLIO / AL LAVORO DI GRUPPO / A CONOSCERE E PRATICARE UN PUNTO DI VISTA DIVERSO / A CAPIRE E RISPETTARE IL PUNTO DI VISTA DI UN’ALTRA PERSONA / AD ASCOLTARE INSIEME / A COINVOLGERE TUTTI
La Ricerca
Due classi sperimentali: somministrazione test iniziali – progetto – somministrazione test finali
Una classe di controllo: somministrazione test iniziali – somministrazioni test finali
Ricerca:
I test sono stati scelti ed analizzati dal Dipartimento di pedagogia sperimentale dell’Università di Perugia
•Prova di studio (Invalsi, comprensione del testo)
•TMA: Il TMA valuta tutte le sei aree in cui l’autostima generale viene tipicamente suddivisa: area interpersonale (come il soggetto valuta i suoi rapporti sociali, con i pari e con gli adulti), area scolastica (i successi o i fallimenti sperimentati nella classe), area emozionale (la vita emotiva, la capacità di controllare le emozioni negative), area familiare (le relazioni nella famiglia, il grado in cui si sente amato e valorizzato, ecc.), area corporea (il suo aspetto, le capacità fisiche e sportive, ecc.), area della padronanza sull’ambiente (la sensazione di essere in grado di dominare gli eventi della propria vita, ecc.
•ACCESS: misura la capacità di adattamento alle attività scolastiche (intesa come il risultato tra il giudizio di valore espresso dagli altri e l’autopercezione sulle proprie capacità scolastiche); l’emotività (che in età adolescenziale assume un’importanza notevole in quanto può essere spesso condizionata da fattori fisiologici e relazionali); l’identità corporea (ossia la percezione di quanto ci si sente accettati nel proprio aspetto fisico, che condiziona le relazioni con gli altri ma anche la capacità di esporsi in pubblico); l’adattamento sociale (ossia la consapevolezza di quanto si è cercati, amati, accettati dagli altri, che aiuta a costruire una buona idea di sé e a sentirsi più sicuri nelle relazioni sociali); le relazioni familiari (intese come punto di riferimento costante dal quale avere sostegno per affrontare nuove esperienze).Attraverso queste misure è possibile identificare le aree in cui ragazzi o ragazze dagli 11 ai 19 anni possono incontrare delle difficoltà che rischiano di compromettere la riuscita in ambito scolastico, in termini di rendimento e di buon adattamento complessivo. Le scale misurano dunque il livello di adattamento del ragazzo al contesto scolastico inteso come successo accademico, relazioni interpersonali con i coetanei, vissuti emozionali rispetto a se stesso in generale, al proprio corpo e ai propri legami familiari.
• Il Resilience Process Questionnaire (RPQ) è uno strumento di misurazione della resilienza, ovvero la capacità del soggetto di sollevarsi dopo un trauma, superarlo e, possibilmente, utilizzarne gli aspetti positivi come elementi di crescita individuale. RO: la reintegrazione con ritorno all’omeostasi, che consiste in un ritorno alla originaria condizione di equilibrio, ma senza crescita del soggetto e senza lo sviluppo di caratteristiche resilienti; RR: la reintegrazione resiliente con crescita, che si riferisce al processo di coping che determina una reale crescita dell’individuo, con comprensione di se stessi e sviluppo, dunque, di competenze resilienti; RDP: la reintegrazione con perdita, che si realizza quando le persone mancano di motivazione e speranza nel futuro in seguito all’evento traumatico, dimostrando di non utilizzare le potenzialità e le capacità necessarie al superamento del trauma stesso; (Solo Scuole Secondarie di Secondo Grado).
Scarica il Report
No Out 4
Il Progetto
Il progetto NoOut4 è stato svolto in continuità con NoOut3 e ha tesaurizzato gli importanti risultati raggiunti rispondendo alla fortissima richiesta di continuità che è arrivata da tutti gli istituti coinvolti in NoOut3, compresi i genitori.
Si è trattato di un progetto che ha puntato alla professionalizzazione dei docenti, alla messa in pratica di un’azione didattica di affiancamento, articolando un intervento molto focalizzato sui momenti orientativi e sull’avvio di pratiche student’s voice (dopo un “assaggio” coronato da successo inaspettato in NoOut3) che hanno previsto l’attivazione di pratiche didattiche in cui insegnanti e studenti hanno lavorato insieme.
I seminari finali hanno mostrato concretamente produzioni e risultati dei ragazzi, consentito agli insegnanti di raccontare il loro punto di vista sul progetto e ai genitori di interagire (in NoOut3 la partecipazione dei genitori si è rivelata “straordinaria” come ha commentato una dirigente scolastica).
Il Metodo di Lavoro
Pratika Onlus adotta il metodo dell’Orientamento Narrativo. Utilizza la lettura ad alta voce e didattiche orientative e attive con la finalità di prevenire la dispersione scolastica, rinforzare le competenze di base e le life skills, aumentare il potere di ogni soggetto sulla propria vita e sulle proprie scelte.
STUDENTI a cosa è servito secondo noi:
- Ad immaginare il futuro
- Ad aprire la mente
- A capire chi vogliamo essere
- A capire meglio chi siamo
- A conoscere meglio il mondo degli adulti
- A riflettere
- Ad esprimerci
- A condividere
- Ad imparare altri linguaggi
- A progettare
- Ad ascoltare, leggere e comprendere
- A divertirci
- A scrivere diversamente dal solito
- Ad emozionarci
- A sfogarci
- Ad essere fantasiosi
- A condividere idee e sogni
- A (ri)scoprire il piacere della lettura
DOCENTI: a cosa è servito secondo noi:
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- A vivere la scuola in modo piacevole
- Ad ascoltare insieme
- Ad essere portati ad immaginarsi
- A conoscersi in modo più approfondito
- A divertirsi a scrivere
- A sperimentare nuovi stili di scrittura
- A divertirsi lavorando insieme
- A confrontarsi con gli altri
- A solleticare la fantasia
- A saper esprimere le proprie emozioni
- A scoprire un po’ di più dei libri
- A stimolare la curiosità
- A coinvolgere tutti
- A provare a confrontarsi con i gusti degli altri
La Ricerca
Come sono state condotte e analizzate le rilevazioni:
L’AMOS 8-15 è una batteria rivolta a studenti dagli 8 ai 15 anni, con lo scopo di rilevare abilità e motivazioni allo studio, al fine di individuare precocemente atteggiamenti disfunzionali all’apprendimento.
È una batteria che tiene conto dell’insieme complesso di relazioni che esiste fra fattori metacognitivi, strategici, cognitivi ed emotivo-motivazionali che fanno di ciascun alunno, uno studente competente.
I risultati mostrano differenze statisticamente significative fra gruppo sperimentale e di controllo.
E’ possibile visionare i dati scaricando il report.
Le Narrazioni Guida
Sono state utilizzate due Narrazioni Guida:
- Rinomato Catalogo Walker&Dawn di D. Morosinotto, edizioni Mondadori
Il percorso:
Il percorso: Il percorso è articolato in 5 incontri di 2 ore ciascuno, per un totale di 10 ore. Il percorso prevede la possibilità di assegnare delle attività/compiti che gli studenti possano svolgere in classe con il loro insegnante, o a casa, oppure durante ulteriori incontri pomeridiani improntati alla metodologia dello student voice.
Incontro 1 QUANDO SONO VERAMENTE IO
Immagine di sè, anche in relazione alla dimensione comunicativa e alla relazione con gli altri, valori ed interessi
Incontro 2 IO E GLI ALTRI
Riflessioni sul sé e gli altri in rapporto agli stereotipi, alle aspettative sociali e ai propri valori
Incontro 3 LE COSE CHE CONTANO
Riflessione su paure e preoccupazioni e fronteggiamento. Grafici, percentuali, risoluzione cooperativa di problemi.
DIDATTICA ORIENTATIVA: MATEMATICA
Incontro 4 TANTE POSSIBILITA’
Storie di seconda opportunità, identità e scrittura
DIDATTICA ORIENTATIVA: ITALIANO
Incontro 5 IDEE SUL FUTURO
Capacità di immaginare il futuro e pre-competenze di progettazione processo
2) La Mini e la Luna, il ’68, le proteste, i sogni e le conquiste degli studenti di Sofia Gallo e Otto Gabos, LibriVolanti.
Il percorso:
Il percorso: Il percorso è articolato in 5 incontri di 2 ore ciascuno, per un totale di 10 ore.
Incontro 1 IO E LA SCUOLA
Immagine di sè, anche in relazione alla dimensione comunicativa. Visione del percorso scolastico. Scrittura espressiva e creativa.
ORIENTAMENTO NARRATIVO + DIDATTICA ORIENTATIVA: ITALIANO
Incontro 2 RIVOLUZIONI ED EROI
Riflessioni sul sé e gli altri in rapporto e ai propri valori. Riflessione sui propri punti di riferimento, idoli e maestri di vita e sulle proprie sfide. Riflessione sincronica e diacronica su eventi storici.
ORIENTAMENTO NARRATIVO + DIDATTICA ORIENTATIVA: STORIA
Incontro 3 UNA TESTA PIENA
Riflessione su paure e preoccupazioni , passioni, interessi, sentimenti, sogni e valori. Grafici, percentuali.
ORIENTAMENTO NARRATIVO + DIDATTICA ORIENTATIVA: MATEMATICA
Incontro 4 DA GRANDE
Riflessione sul proprio orientamento scolastico e sul proprio progetto professionale.
ORIENTAMENTO NARRATIVO
Incontro 5 IDEE SUL FUTURO
Capacità di immaginare il futuro e competenze di progettazione processo.
Calcolo budget, spese
Tutti i contributi e il report:
Resta Informato/a
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