Il progetto NoOut3, con un solido controllo degli esiti in termini qualitativi e quantitativi, si prefigge di rimotivare gli studenti rispetto al proprio percorso di istruzione e formazione e fornirgli strumenti per crescere nelle competenze di autorientamento. Al contempo il progetto, attraverso azioni formative specifiche e attraverso l’affiancamento, si propone di potenziare il ruolo dell’insegnante e aiutarlo a sviluppare approcci didattici orientati agli apprendimenti, alla valorizzazione, all’inclusione.
NoOut3
Report Conclusivo del Progetto
Pratika Onlus adotta il metodo dell’Orientamento Narrativo. Utilizza la lettura ad alta voce e didattiche orientative e attive con la finalità di prevenire la dispersione scolastica, rinforzare le competenze di base e le life skills, aumentare il potere di ogni soggetto sulla propria vita e sulle proprie scelte.
STUDENTI a cosa è servito secondo noi:
- Sviluppare Life Skills Relazionali: empatia e relazioni efficaci:
A CAPIRE COME SI SENTONO GLI ALTRI / A CAPIRE I PUNTI DI VISTA/ A FARE GIOCO DI SQUADRA / A METTERSI NEI PANNI DEGLI ALTRI / A ASSUMERE PUNTI DI VISTA DIVERSI / A CONFRONTARCI / AD INTERPRETARE GLI ALTRI
<<Immergendosi nelle storie, appassionandosi alle vicende vissute dai personaggi i ragazzi sviluppano la propria empatia [..] Immedesimarsi nei personaggi consente di assumere punti di vista diversi, di leggere gli accadimenti da altre angolature e assegnandogli altri significati ci rende capaci di relazioni migliori anche con chi è differente da noi. “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
-
Sviluppare Life Skills Emotive: consapevolezza di sé, gestione delle emozioni e dello stress:
A CONDIVIDERE STORIE, SENSAZIONI, EMOZIONI / AD ESORCIZZARE LA RABBIA / A PARLARE IN PUBBLICO / A SFOGARSI / AD AFFRONTARE L’IMBARAZZO / A CAPIRE CHI VOGLIAMO ESSERE DA GRANDI / A REGOLARE I RAPPORTI / A TROVARE UN LATO POSITIVO A TUTTO / A CAPIRE CHI VOGLIAMO ESSERE DA GRANDI
<< La lettura ci abitua a riconoscere e dare senso alle emozioni nostre ed altrui e dunque allena l’empatia e la capacità di gestire le emozioni. La lettura stimola la riflessività, ci spinge al confronto, all’emulazione dei personaggi e dunque facilita la consapevolezza di sé. Infine la lettura è capace di trasportarci in un mondo altro e, per questo, ci supporta nella gestione dello stress. “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
-
Sviluppare Life Skills Cognitive: risolvere problemi, prendere decisioni, pensiero critico e creativo:
A SUPERARE I PROBLEMI / A RIFLETTERE / A NON MOLLARE LA SCUOLA / A PENSARE AL NOSTRO FUTURO / A NON MOLLARE Ciò CHE FACCIAMO / A VEDERE GLI SCOPI DI QUESTA GENERAZIONE / A SAPERE CHE COSA FARE DA GRANDI / A CAPIRE COME SAREMO DA GRANDI
<< La lettura inoltre nutre il proprio bagaglio di “comportamenti”, consente, attraverso l’esperienza vicaria che veicola, di “provare” reazioni e modalità in vari tipi di situazione, di confrontarsi con difficoltà di ogni tipo, di sperimentare, in modo protetto, successi e insuccessi, modalità relazionali, possibilità di cambiamento consentendoci di sviluppare strategie per prendere decisioni e agire in modo coerente o risolvere problemi. La lettura è in grado di sviluppare il pensiero critico “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
DOCENTI: a cosa è servito secondo noi:
-
Ascoltare, essere ascoltati, lavorare e sentirsi parte di un gruppo significa: NON SENTIRSI RIFIUTATI DALLA SCUOLA e quindi PREVENIRE L’ABBANDONO SCOLASTICO
DAI DIARI DI BORDO DEI DOCENTI:
E’ STATO UN MODO PER ASCOLTARSI, PER PARLARE, PER CONOSCERE GLI INTERESSI / ASCOLTARE E CERCARE DI COMPRENDERE / E’ STATO UN MOMENTO DI CONDIVISIONE / PER CONOSCERSI MEGLIO / AL LAVORO DI GRUPPO / A CONOSCERE E PRATICARE UN PUNTO DI VISTA DIVERSO / A CAPIRE E RISPETTARE IL PUNTO DI VISTA DI UN’ALTRA PERSONA / AD ASCOLTARE INSIEME / A COINVOLGERE TUTTI
GENITORI: dai questionari…
Due classi sperimentali: somministrazione test iniziali – progetto – somministrazione test finali
Una classe di controllo: somministrazione test iniziali – somministrazioni test finali
Ricerca:
I test sono stati scelti ed analizzati dal Dipartimento di pedagogia sperimentale dell’Università di Perugia
•Prova di studio (Invalsi, comprensione del testo)
•TMA: Il TMA valuta tutte le sei aree in cui l’autostima generale viene tipicamente suddivisa: area interpersonale (come il soggetto valuta i suoi rapporti sociali, con i pari e con gli adulti), area scolastica (i successi o i fallimenti sperimentati nella classe), area emozionale (la vita emotiva, la capacità di controllare le emozioni negative), area familiare (le relazioni nella famiglia, il grado in cui si sente amato e valorizzato, ecc.), area corporea (il suo aspetto, le capacità fisiche e sportive, ecc.), area della padronanza sull’ambiente (la sensazione di essere in grado di dominare gli eventi della propria vita, ecc.
•ACCESS: misura la capacità di adattamento alle attività scolastiche (intesa come il risultato tra il giudizio di valore espresso dagli altri e l’autopercezione sulle proprie capacità scolastiche); l’emotività (che in età adolescenziale assume un’importanza notevole in quanto può essere spesso condizionata da fattori fisiologici e relazionali); l’identità corporea (ossia la percezione di quanto ci si sente accettati nel proprio aspetto fisico, che condiziona le relazioni con gli altri ma anche la capacità di esporsi in pubblico); l’adattamento sociale (ossia la consapevolezza di quanto si è cercati, amati, accettati dagli altri, che aiuta a costruire una buona idea di sé e a sentirsi più sicuri nelle relazioni sociali); le relazioni familiari (intese come punto di riferimento costante dal quale avere sostegno per affrontare nuove esperienze).Attraverso queste misure è possibile identificare le aree in cui ragazzi o ragazze dagli 11 ai 19 anni possono incontrare delle difficoltà che rischiano di compromettere la riuscita in ambito scolastico, in termini di rendimento e di buon adattamento complessivo. Le scale misurano dunque il livello di adattamento del ragazzo al contesto scolastico inteso come successo accademico, relazioni interpersonali con i coetanei, vissuti emozionali rispetto a se stesso in generale, al proprio corpo e ai propri legami familiari.
• Il Resilience Process Questionnaire (RPQ) è uno strumento di misurazione della resilienza, ovvero la capacità del soggetto di sollevarsi dopo un trauma, superarlo e, possibilmente, utilizzarne gli aspetti positivi come elementi di crescita individuale. RO: la reintegrazione con ritorno all’omeostasi, che consiste in un ritorno alla originaria condizione di equilibrio, ma senza crescita del soggetto e senza lo sviluppo di caratteristiche resilienti; RR: la reintegrazione resiliente con crescita, che si riferisce al processo di coping che determina una reale crescita dell’individuo, con comprensione di se stessi e sviluppo, dunque, di competenze resilienti; RDP: la reintegrazione con perdita, che si realizza quando le persone mancano di motivazione e speranza nel futuro in seguito all’evento traumatico, dimostrando di non utilizzare le potenzialità e le capacità necessarie al superamento del trauma stesso; (Solo Scuole Secondarie di Secondo Grado).
- + NoOut3
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Il progetto NoOut3, con un solido controllo degli esiti in termini qualitativi e quantitativi, si prefigge di rimotivare gli studenti rispetto al proprio percorso di istruzione e formazione e fornirgli strumenti per crescere nelle competenze di autorientamento. Al contempo il progetto, attraverso azioni formative specifiche e attraverso l’affiancamento, si propone di potenziare il ruolo dell’insegnante e aiutarlo a sviluppare approcci didattici orientati agli apprendimenti, alla valorizzazione, all’inclusione.
- + Il metodo di Pratika
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Pratika Onlus adotta il metodo dell’Orientamento Narrativo. Utilizza la lettura ad alta voce e didattiche orientative e attive con la finalità di prevenire la dispersione scolastica, rinforzare le competenze di base e le life skills, aumentare il potere di ogni soggetto sulla propria vita e sulle proprie scelte.
STUDENTI a cosa è servito secondo noi:
- Sviluppare Life Skills Relazionali: empatia e relazioni efficaci:
A CAPIRE COME SI SENTONO GLI ALTRI / A CAPIRE I PUNTI DI VISTA/ A FARE GIOCO DI SQUADRA / A METTERSI NEI PANNI DEGLI ALTRI / A ASSUMERE PUNTI DI VISTA DIVERSI / A CONFRONTARCI / AD INTERPRETARE GLI ALTRI
<<Immergendosi nelle storie, appassionandosi alle vicende vissute dai personaggi i ragazzi sviluppano la propria empatia [..] Immedesimarsi nei personaggi consente di assumere punti di vista diversi, di leggere gli accadimenti da altre angolature e assegnandogli altri significati ci rende capaci di relazioni migliori anche con chi è differente da noi. “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
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Sviluppare Life Skills Emotive: consapevolezza di sé, gestione delle emozioni e dello stress:
A CONDIVIDERE STORIE, SENSAZIONI, EMOZIONI / AD ESORCIZZARE LA RABBIA / A PARLARE IN PUBBLICO / A SFOGARSI / AD AFFRONTARE L’IMBARAZZO / A CAPIRE CHI VOGLIAMO ESSERE DA GRANDI / A REGOLARE I RAPPORTI / A TROVARE UN LATO POSITIVO A TUTTO / A CAPIRE CHI VOGLIAMO ESSERE DA GRANDI
<< La lettura ci abitua a riconoscere e dare senso alle emozioni nostre ed altrui e dunque allena l’empatia e la capacità di gestire le emozioni. La lettura stimola la riflessività, ci spinge al confronto, all’emulazione dei personaggi e dunque facilita la consapevolezza di sé. Infine la lettura è capace di trasportarci in un mondo altro e, per questo, ci supporta nella gestione dello stress. “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
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Sviluppare Life Skills Cognitive: risolvere problemi, prendere decisioni, pensiero critico e creativo:
A SUPERARE I PROBLEMI / A RIFLETTERE / A NON MOLLARE LA SCUOLA / A PENSARE AL NOSTRO FUTURO / A NON MOLLARE Ciò CHE FACCIAMO / A VEDERE GLI SCOPI DI QUESTA GENERAZIONE / A SAPERE CHE COSA FARE DA GRANDI / A CAPIRE COME SAREMO DA GRANDI
<< La lettura inoltre nutre il proprio bagaglio di “comportamenti”, consente, attraverso l’esperienza vicaria che veicola, di “provare” reazioni e modalità in vari tipi di situazione, di confrontarsi con difficoltà di ogni tipo, di sperimentare, in modo protetto, successi e insuccessi, modalità relazionali, possibilità di cambiamento consentendoci di sviluppare strategie per prendere decisioni e agire in modo coerente o risolvere problemi. La lettura è in grado di sviluppare il pensiero critico “Leggimi ancora” di F. Batini, ed. Giunti 2018. >>
DOCENTI: a cosa è servito secondo noi:
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Ascoltare, essere ascoltati, lavorare e sentirsi parte di un gruppo significa: NON SENTIRSI RIFIUTATI DALLA SCUOLA e quindi PREVENIRE L’ABBANDONO SCOLASTICO
DAI DIARI DI BORDO DEI DOCENTI:
E’ STATO UN MODO PER ASCOLTARSI, PER PARLARE, PER CONOSCERE GLI INTERESSI / ASCOLTARE E CERCARE DI COMPRENDERE / E’ STATO UN MOMENTO DI CONDIVISIONE / PER CONOSCERSI MEGLIO / AL LAVORO DI GRUPPO / A CONOSCERE E PRATICARE UN PUNTO DI VISTA DIVERSO / A CAPIRE E RISPETTARE IL PUNTO DI VISTA DI UN’ALTRA PERSONA / AD ASCOLTARE INSIEME / A COINVOLGERE TUTTI
GENITORI: dai questionari…
- + La ricerca
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Due classi sperimentali: somministrazione test iniziali – progetto – somministrazione test finali
Una classe di controllo: somministrazione test iniziali – somministrazioni test finali
Ricerca:
I test sono stati scelti ed analizzati dal Dipartimento di pedagogia sperimentale dell’Università di Perugia
•Prova di studio (Invalsi, comprensione del testo)
•TMA: Il TMA valuta tutte le sei aree in cui l’autostima generale viene tipicamente suddivisa: area interpersonale (come il soggetto valuta i suoi rapporti sociali, con i pari e con gli adulti), area scolastica (i successi o i fallimenti sperimentati nella classe), area emozionale (la vita emotiva, la capacità di controllare le emozioni negative), area familiare (le relazioni nella famiglia, il grado in cui si sente amato e valorizzato, ecc.), area corporea (il suo aspetto, le capacità fisiche e sportive, ecc.), area della padronanza sull’ambiente (la sensazione di essere in grado di dominare gli eventi della propria vita, ecc.
•ACCESS: misura la capacità di adattamento alle attività scolastiche (intesa come il risultato tra il giudizio di valore espresso dagli altri e l’autopercezione sulle proprie capacità scolastiche); l’emotività (che in età adolescenziale assume un’importanza notevole in quanto può essere spesso condizionata da fattori fisiologici e relazionali); l’identità corporea (ossia la percezione di quanto ci si sente accettati nel proprio aspetto fisico, che condiziona le relazioni con gli altri ma anche la capacità di esporsi in pubblico); l’adattamento sociale (ossia la consapevolezza di quanto si è cercati, amati, accettati dagli altri, che aiuta a costruire una buona idea di sé e a sentirsi più sicuri nelle relazioni sociali); le relazioni familiari (intese come punto di riferimento costante dal quale avere sostegno per affrontare nuove esperienze).Attraverso queste misure è possibile identificare le aree in cui ragazzi o ragazze dagli 11 ai 19 anni possono incontrare delle difficoltà che rischiano di compromettere la riuscita in ambito scolastico, in termini di rendimento e di buon adattamento complessivo. Le scale misurano dunque il livello di adattamento del ragazzo al contesto scolastico inteso come successo accademico, relazioni interpersonali con i coetanei, vissuti emozionali rispetto a se stesso in generale, al proprio corpo e ai propri legami familiari.
• Il Resilience Process Questionnaire (RPQ) è uno strumento di misurazione della resilienza, ovvero la capacità del soggetto di sollevarsi dopo un trauma, superarlo e, possibilmente, utilizzarne gli aspetti positivi come elementi di crescita individuale. RO: la reintegrazione con ritorno all’omeostasi, che consiste in un ritorno alla originaria condizione di equilibrio, ma senza crescita del soggetto e senza lo sviluppo di caratteristiche resilienti; RR: la reintegrazione resiliente con crescita, che si riferisce al processo di coping che determina una reale crescita dell’individuo, con comprensione di se stessi e sviluppo, dunque, di competenze resilienti; RDP: la reintegrazione con perdita, che si realizza quando le persone mancano di motivazione e speranza nel futuro in seguito all’evento traumatico, dimostrando di non utilizzare le potenzialità e le capacità necessarie al superamento del trauma stesso; (Solo Scuole Secondarie di Secondo Grado).

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NoOut 3 in Numeri
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